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1 LEHTONEN KAISA 04:41:14.30
2 DOSSENA SARA 04:46:39.80
3 RAW VANESSA 04:51:07.10
4 SANTIMARIA MARGIE 04:55:58.80
5 DOGANA MARTINA 04:56:17.40
6 POTUCKOVA EVA 04:56:26.00
7 PRIARONE GIORGIA 04:56:52.10
8 DMITRIEVA OLGA 05:04:23.30
9 HARESIGN ELEANOR 05:06:05.90
10 KOMANDER EWA 05:11:44.80

1 OSPALY FILIP 04:06:14.10
2 MOLINARI GIULIO 04:07:23.90
3 AERNOUTS BART 04:08:09.80
4 WILD RUEDI 04:08:12.90
5 STEGHER THOMAS 04:13:46.70
6 PARIENKO ARTEM 04:14:18.30
7 CIAVATTELLA JONATHAN 04:14:23.50
8 ALESSANDRONI ALBERTO 04:15:25.20
9 VIENNOT CYRIL 04:16:18.60
10 NICHOLLS RITCHIE 04:16:50.10

 

Challege Rimini 2015:
Ospaly e Lehtonen sono i nuovi Campioni Eupropei half distance

La riviera si è svegliata questa mattina con una lieve tregua al maltempo e Challenge Rimini con l’European Championship Half Distance, si è caricato della giusta energia per preparare il terreno a gare entusiasmanti di alto valore tecnico. Come da programma, le prime batterie che si sono portate sulla start line sono state quelle degli elite maschili e femminili.

Tra i top athletes uomini il più atteso al via era indubbiamente Giulio Molinari, il carabiniere novarese, pronto a difendere il titolo di Campione Europeo sulla distanza, ottenuto lo scorso anno a Maiorca.
Tra le donne le aspettative più ambiziose, soprattutto in casa azzurra, erano per Sara Dossena, forte di un inizio di stagione ad altissimo livello con l’argento nel Campionato Europeo di duathlon e un recentissimo secondo posto nella prova ETU di Madrid su distanza olimpica.

La gara maschile si apre nel migliore dei modi per gli italiani al via, con quattro dei cinque convocati in grado di uscire dalla T1 nelle primissime posizioni. Fuori dal nuoto il portoghese Pais, tra i favoriti della vigilia, abbandona la gara lamentando un dolore alla schiena e lasciando libero un probabile posto ai vertici di classifica. Dopo 10 km di gara si porta al comando un terzetto guidato da Giulio Molinari, con Ceccarelli e il Ceco Ospaly. A 2’ segue Alberto Alessandroni, insieme a Jonathna Ciavatella.
Il giro di boa in cima al monte Grimano vede parzialmente modificarsi la situazione, con Molinari e Ceccarelli a tentare un’azione decisa, tanto da staccare Ospaly di una ventina di secondi. Tra gli inseguitori Ciavatella scivola a questo punto della gara a 3’40” e ulteriormente dietro, a 4’ circa, si muove compatto un terzetto con il russo Parienko, Alessandroni e l’atteso britannico Ritchie Nicholls.
A meno di 20 km dal rientro in T2 sono sempre Molinari e Ceccarelli a mantenere la leadership, portando il vantaggio su Ospaly a 1’20”. Tra gli inseguitori si compatta un gruppo di sei atleti con Parienko, Wild, Ciavatella, Alessandroni, Aernouts e Stegher. Ad entrare per primi in T2 sono Molinari e Ceccarelli, che lasciano Ospaly a 1’40”. Nella frazione podistica Rimini ha il privilegio di godere di 21 km nei quali gli atleti di testa sanno esprimere grandi prestazioni. Il Ceco Ospaly, conosciuto per le sue indubbie doti di fortissimo podista, riesce a riassorbire il gap sulla testa, nonostante 30” di penality e si porta in prima posizione a cinque kilometri dal traguardo. Contro il suo imperio Molinari non può che abdicare e cedere lo scettro. Il bronzo va al belga Bart Aernout al termine di una volata serratissima con lo svizzero Ruedi Wild.

Nella prova femminile Margie Santimaria detta il ritmo della frazione di nuoto e si porta per prima fuori dalla T1, con una decina di secondi di vantaggio sulla britannica Vanessa Raw. A poco più di 30 km di ciclismo i giochi sono già cambiati con la finlandese Lehtonen a guidare le danze insieme alla ceca Potuckova e Vanessa Raw a cercare di tenere il ritmo delle battistrada. Margie Santimaria è la prima delle italiane a passare al primo check bike con 20” sulla testa della gara. La seguono a 3’ la Dimitreva con Sara Dossena, capaci di staccare Martina Dogana e Giorgia Priarone di un ulteriore minuto. In T2 la Finlandese Lehtonen entra con un vantaggio di oltre 6’ su Vanessa Raw e Margie Santimaria. Dossena e Dimitreva seguono a 9’ di distacco. Nella frazione podistica la finlandese amministra un vantaggio difficilmente riassorbibile e chiude indiscutibilmente al primo posto. L’italiana Dossena si rende protagonista di una rimonta annunciata e schiacciante e recupera tutte le atlete che la precedono, guadagnando per se un prestigiosissimo argento. Terza è la britannica Vanessa Raw.